Tra le tante novità che hanno coinvolto il comitato territoriale di Ferrara, figura anche una nuova modalità di confronto tra la Federazione e le società. Stiamo parlando del cosiddetto “decentramento”. Di cosa si tratta? qual è lo scopo della divisione della provincia in macro aree? Quali novità porta con se? Ne abbiamo parlato con Alessandro Taddia, responsabile del gruppo di lavoro dedicato al supporto delle associazioni sportive e consigliere provinciale.
Le parole chiave di questo nuovo progetto sono ‘ascolto’ e ‘partecipazione’. Attraverso questi due strumenti, la Federazione sta cercando di mettere a punto un nuovo sistema che consenta di coinvolgere in maniera più stringente le società e di risolvere nella maniera più efficiente i problemi concreti che possono sorgere nel quotidiano. “Vogliamo che sia il comitato ad essere al servizio delle Asd. - spiega Taddia - Tradizionalmente indiciamo due riunioni plenarie l’anno, all’inizio ed alla fine dei campionati, dedicate ad aggiornare tutti sulle principali novità ed a dare altre eventuali comunicazioni. Ci siamo resi conto però che così facendo resta poco spazio per instaurare il confronto con le società stesse. Il decentramento è nato per questo, per continuare a comunicare tutto quanto è necessario cominciando allo stesso tempo ad ascoltare di più le voci della nostra provincia”.
Cosa è cambiato concretamente? “Sono state individuate tre aree territoriali sulla base della dislocazione delle società. Una prima area comprende il territorio a nord ovest della provincia, una seconda raggruppa le società cittadine, mentre una terza comprende la zona ad est di Ferrara. E’ un sistema nuovo che speriamo e crediamo funzioni. Le suddivisioni ovviamente non sono tassative, non esistono muri o confini. Abbiamo provato a creare tre aree ideali che consentano alle società di riunirsi con regolarità senza fare troppa strada e partecipando con maggiore entusiasmo agli incontri che verrano organizzati”.
In cosa consistono questi incontri? Le tematiche sono molteplici. “Nel periodo immediatamente successivo al Natale cominceremo ad organizzare incontri periodici ospitati a turno nei comuni delle società, per confrontarci su tutti gli aspetti che possono risultare problematici per una società. La partecipazione dei consiglieri aiuterà tutti a portare al cuore della nostra organizzazione ogni questione urgente”. Oltre all’ascolto servono però anche risposte. E questo è il secondo obiettivo del decentramento: “cercheremo di supportare meglio tutte le Asd dal punto di vista amministrativo e burocratico, aggiornandole sulle principali novità: dalle novità legislative sui contratti alle nuove regole e convenzioni per i defibrillatori in campo. C’è spazio per parlare davvero di tutto”.
All’interno di questa rivoluzione sarà presente anche un momento dedicato alla formazione delle società. “Abbiamo a disposizione un nuovo software di gestione economica da poter condividere con tutti per organizzare al meglio l’impianto amministrativo delle società. Più chiarezza c’è nella gestione sportiva di una società e più si trasmette l’idea di lavorare nel rispetto dello spirito sportivo che contraddistingue il nostro mondo. Per mantenere questa linea, stiamo cercando anche di proporre la stesura di un codice etico adottabile dalle società”.
La speranza della Federazione, quindi, è quella di vedere accolto il proprio appello riscontrando una larga partecipazione a questo nuovo tipo di impianto organizzativo. “Nel momento in cui ci mettiamo a disposizione, vorremmo che le società sportive partecipassero. La convinzione è che condividere la propria esperienza sia il modo migliore per fare della nostra provincia un ambiente virtuoso.”